Vacanze Italiane

"Un'estate al mare, voglia di remare, fare il bagno al largo" recitava il testo di Giuni Russo e tutti noi siamo cresciuti con questo ritornello che riecheggia puntualmente all'inizio di ogni estate a ritmare il cuore di nuove sensazioni. Credo che tu abbia iniziato la lettura di questo testo canticchiando le parole lette e proseguendo con la seconda parte della canzone che ispira spensieratezza e gioia, beatitudine e rilassamento, divertimento e momenti di follia. Erano così le nostre estati, un pò straordinarie e contenute, divertenti e sonnolenti, colorate e in bianco e nero. Erano le estati che desideravano i grandi e piccini per lasciare da parte la monotonia dell'anno intero.
Sono trascorsi ben 40 lunghi anni dall'uscita dell'album che riportava quella fantastica arietta estiva eppure le nostre aspettative rimangono le medesime, senza troppi giri di parole. Abbiamo ancora quella necessità di vivere una nuova giovinezza che si fugge tuttavia, ma di doman non vi è certezza quindi tutti a prenotare quella fuga al mare, in montagna, in città per provare a cadere di nuovo in tentazione... Siamo uomini e donne e prenotiamo le tanto attese vacanze nonostante si inneschi in noi il germe della paura diffuso dai mass media, sempre pronti a dichiarare la fine del mondo da un momento all'altro.
Siamo ben consapevoli che la società ha preso una piega un pò strana, particolarmente deturpata verso una strada senza ritorno, ma vogliamo privarci di quel briciolo di svago che ci rimane per sentirci vivi o ci muriamo in casa e attendiamo che accada, magicamente, un miracolo o l'apocalissi? I santi stanno in paradiso e noi per il momento siamo abbastanza lontani da questo traguardo di beatitudine spirituale, pertanto godiamoci le tanto meritate vacanze e che siano speciali per tutti, sia quelle italiane che non. Che importa se per un istante proviamo a fare finta che tutto vada bene? Almeno godremo di quella utopica sensazione di sensatezza della nostra esistenza in mezzo a tanti altri soggetti / individui uguali a noi considerato che oramai siamo abituati a dialogare con i computer e poco più! Qualche speranza di redenzione forse rimane... BUONE VACANZE!
Imelda Zeqiri