Tanti Auguri Raffaella Carrà

E' il pomeriggio di un caldo 5 luglio di un anno ancora strano, il 2021. Il mondo si sta risvegliando dopo un lungo sogno durato diciotto mesi e gli artisti condividono sui social i vari programmi e calendari di eventi ed incontri. Mi rendo conto di avere una qualche dipendenza da internet e ogni minuto mi ritrovo tra le mani lo smartphone che viaggia in rete alla velocità della luce. Mi iscrivo ad un corso, clicco su una foto che immortala la bellezza delle Dolomiti, sbircio cosa fanno i miei amici in giro per il pianeta e per un istante mi blocco e non riesco più a scrollare i vari aggiornamenti.
"Raffaella Carrà è passata ad un mondo migliore" recita il testo di un'importante testata giornalistica e all'improvviso percepisco i battiti del cuore aumentare e le vene delle mani si colorano di un verde intenso. Il caschetto biondo più conosciuto della TV italiana ha deciso di spegnersi in questo mondo e di illuminare altri sentieri. Provo quasi un senso di fastidio e ingiustizia e mi chiedo la motivazione di questa dipartita, ma chi sono io per giudicare l'inizio e la fine del ciclo vitale di una persona? La regina sempre sorridente e piena di vita ha preferito abbracciare anche la morte, questo termine così difficile da digerire, proprio pochissimi giorni dopo aver compiuto 78 anni.
L'icona delle trasmissioni era una di noi, umile e straordinaria allo stesso tempo, una futurista come Carlo Carrà, promotrice del dinamismo della vita moderna, artista a tutto tondo e sempre attenta ad entrare nelle case degli ascoltatori con grazia ed eleganza. Raffaella ha creato uno stile che ricorderemo con affetto e tenerezza, chiudendo quella che è stata definita la "belle époque" del piccolo schermo e lasciando ai posteri il suo modo calmo e pigro di stare al mondo, ma appena saliva sul palcoscenico una energia si impossessava di lei e si trasformava in un uccello che prendeva il volo. Vola in alto Raffaella e salutaci tutti coloro che si sono già trasformati.
Imelda Zeqiri