Mens sana in corpore riposato

Sono tornata da poco da un periodo di ferie, le solite settimane "obbligatorie" nei mesi più caldi dell'anno, eppure non mi sento riposata perché non ho mai concepito questi giorni come stop dal lavoro e dagli impegni, ma come opportunità di scoperta di luoghi nuovi ed ecco che il viaggio si trasforma in avventura e la mente si stanca ancora di più dopo aver goduto intensamente. Si perde energia quando si ragiona e si crea, quando si organizza e si esplora, ma soprattutto quando siamo soddisfatti di ciò che facciamo. Vivere intesamente le ferie significa scoprire una parte del nostro essere più intimo e potrebbe sembrare tutto molto strano, ma non lo è e provo a spiegarlo qui di seguito.
La maggior parte delle volte fuggo dai luoghi affollati, dove la gente si rifugia per stare nel caos, per non concentrarsi sui propri pensieri e per godersi i giorni di riposo tra le urla di sconosciuti che si raccontano le proprie vicissitudini tra un ombrellone e l'altro o in mezzo ai tavoli di una baita a più di 2000 metri slm. Sembra assurdo ma c'è bisogno della musica per ingannare la mente, dei ristoranti per non pensare all'affitto da pagare, del telefono per influenzare i seguaci con i meravigliosi vestitini griffati comprati la notte in qualche discount di seconda mano. La vacanza diventa la vetrina della nostra ricchezza materiale, dei risparmi sfoggiati 24 ore su 24 tra una storia e l'altra e l'aragosta viva che viene scelta per una cena prelibata acquisisce qualche secondo di celebrità per poi andare dritta nello stomaco di chi non l'ha mai vista in vita sua prima di finire in quel locale assurdo. Cosa non si fa per un pò di pollici all'insù! Ma sono queste le tanto desiderate ferie?
Provo a comprendere cosa desidero dalla mia esistenza e indubbiamente potrei ricevere una marea di critiche per ciò che ho scritto nelle righe precedenti, ma questo è il mio modo vivere la vita. Le ferie sono sacre, sia quelle obbligatorie, sia quelle decise in qualsiasi momento dell'anno perché gli istanti di relax che ci concediamo hanno un valore e non possono essere sprecati vivendo la vita di tutti, quella da mostrare sul telefono una volta tornati alla quotidianità. Il riposo per me è vita, scoperta, la scalata in solitaria o con pochi eletti cercando di raggiungere una vetta per provare l'ebbrezza di abbracciare il mondo dall'alto dei cieli. Le ferie sono i chilometri fatti per sentire le onde del mare in una insenatura selvaggia, il colore bianco delle pietre di un paese ai confini dello stivale, il verde accecante della montagna che ti guarda dall'alto, il sole che saluta all'orizzonte e lascia spazio a sorella luna. La mia mente vive sana in un corpo riposato dopo aver goduto intensamente tra una scoperta e l'altra nell'incontro che esiste tra innovazione e tradizione senza finire nell’omologazione della mischia che non si ritaglia il piacere di vivere l'unicità dell'esperienza.
Imelda Zeqiri