Ilaria Leganza è una giovane artista di origine pugliese che si forma a Firenze in ambiente Accademico, con specializzazione in Arti visive e Linguaggi multimediali. Dal 2000 espone in numerosi spazi pubblici e privati in Italia ed all'estero, conseguendo significativi consensi di critica e pubblico per aver maturato un immaginario figurativo originale che spazia dalla tecnica pittorica a quella fotografica, fino alla progettazione di installazioni ''in side''. Il fulcro ispirativo della sua produzione artistica è da ricercarsi nell'approfondimento del rapporto intimo e sociale tra individuo e contesto abitativo nella dimensione postmoderna, realizzando inquadrature di esterni ed interni, stranianti sul piano esistenziale che si alimentano dell'interazione fra visionarie architetture urbane e figure anonime.
Il ciclo di 80 opere pittoriche dal titolo "Vite alternative" 2010 - 2014 a tecnica mista su tavola - olio, acrilico, pastello e collage fotografico - delinea prospettive di un neo urbanesimo imperante che dialoga con personaggi tratti dalla vita reale, in equilibrio su metaforiche reti mediatiche nell'evocazione significante della fragilità e precarietà dell'esistenza, in sintonia con la storica filosofia poetica e fantascientifica dei film di A.Tarkovskij, di S.Kubrick e a tratti anche di Federico Fellini, registi da sempre amati dall'artista. I tempi dell'abitare sono indagati nelle sezioni dello spazio metropolitano verticalizzato, vissuto nell'incomunicabilità, intessuto dal sentimento di frustrazione di desideri e destini irrisolti.
Nelle "Città dei fili", come ama definirle la pittrice, attese e relazioni ingabbiate sono dominate dall'ipertecnologia e da un capitalismo avanzato che impone l'identità dei "non luoghi"transitoriamente e fortuitamente percorsi nei templi del consumismo, secondo la diagnosi intellettuale dell'antropologo francese Marc Augè. Le brillanti capacità grafico-disegnative costruiscono definite pianificazioni volumetriche con spiccato senso della ricerca prospettico-spaziale cui fanno da supporto i valori cromatici densi e pacati in assorte atmosfere metafisiche, animate da silhouettes decoupèes di figure di varia estrazione sociale alla ricerca di una propria individualità nella società di massa.
Testo critico a cura di Silvia Ranzi
Sito web: www.leganzartgallery.it