Curiosità sul David di Michelangelo

"E certo chi vede questa, non dee curarsi di vedere altra opera di scultura fatta nei nostri tempi o ne gli altri da qualsivoglia artefice" - Giorgio Vasari
Vivere nella città più bella del mondo è una grande fortuna. Se a questa aggiungiamo il fatto che è la casa del David di Michelangelo Buonarroti, una delle opere più conosciute al mondo e oggetto di interesse per milioni di persone, che altro desiderare? Oggi elenchiamo alcune curiosità che pochi conoscono sull'uomo che ha tanto emozionato i visitatori che annualmente ammirano la sua iconica maestosità realizzata in 3 anni, alta ben 4 metri e pesante più di 6 tonnellate, ovvero il peso totale di 80 uomini adulti. A Firenze esistono 2 copie che sono divenute nei secoli il simbolo della città e le troviamo in Piazza della Signoria (perfetta realizzazione di Luigi Arrighetti) e al Piazzale Michelangelo (in bronzo e con alla base le 4 allegorie) e l'originale (in marmo) si trova alla Galleria dell'Accademia all'interno della quale fu trasportata con grande difficoltà da decine di uomini e un carro in un periodo temporale pari a 10 giorni. Ma questa è forse la statua più copiata al mondo e se ne trovano migliaia nelle città più importanti del globo.
Nell'arco dei secoli ha subito degli incidenti perdendo alcune parti del corpo (braccio destro recuperato dal Vasari dopo una rivolta mentre negli anni Novanta del Novecento si ruppe un dito del piede sinistro poiché il basamento era scoperto e i visitatori erano soliti toccarlo ed infine nel 2014 sono state evidenziate alcune fratture alle gambe dovute all'inclinazione della statua), ma nessuna di queste è riuscita a renderlo imperfetto. Alcune sproporzioni che si evidenziano nelle mani e nella testa di questo splendido capolavoro non sono casuali poiché dovevano rappresentare il potere (manu fortis) e la mente pensante (a differenza degli animali che non hanno pensiero). La statua del David venne quindi realizzata in un blocco di marmo dalle enormi dimensioni già abbozzato da Agostino di Duccio nel 1464 e Antonio del Rossellino nel 1476 che prevedeva l'elaborazione di 12 figure dell'antico testamento che dovevano essere posizionate nella sezione esterna della cattedrale di Santa Maria del Fiore, ma questi decisero di abbandonare l'idea di realizzare la commissione poiché troppo complessa da tirare fuori da quel materiale che avevano davanti. Questo però non spaventò il Buonarroti, sempre pronto a mettersi alla prova e a modellare il blocco dalle dimensioni colossali e gli errori che sembrano essere presenti (manca un muscolo nella parte posteriore del corpo) sono solo il risultato di scelte prese dall'artista per mantenere in buono stato un marmo di scarsa qualità.
La statua ci parla del Re David di Israele intento a riflettere prima della battaglia contro Golia e nonostante egli ricopra un ruolo rilevante a livello sociale, viene rappresentato nudo poichè nel Rinascimento non vi era alcun pregiudizio sulla nudità considerata sinonimo di bellezza. Inoltre, molto probabilmente, il basamento della statua doveva contenere elementi in oro che non ci sono pervenuti per evidenziare il potere dell'uomo rappresentato dall'artista che era molto legato all'opera tanto da non apportare alcuna modifica nonostante le evidenti imperfezioni che abbiamo elencato poco prima. Tra queste vi è anche quella del naso troppo grande rispetto alle altre parti del corpo. Durante una visita del gonfaloniere Piero Soderini, Michelangelo fece finta di accogliere la richiesta del protettore delle arti di ridurre le dimensioni del naso semplicemente facendo scorrere dei frammenti di marmo che aveva raccolto poco prima in terra e convincendo i presenti della modifica (non) effettuata. Tutti credettero che il naso fosse perfetto dopo le modifiche che non vi erano state e Buonarroti continuò a completare la sua opera senza troppo disturbo. Un genio dal carattere molto intrigante, così come l'espressione negli occhi di David.
Imelda Zeqiri